La notizia è che la Mps ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per centrare la prima vittoria in campionato. Notizia nella notizia è che a far sudare Siena è stata la Banca Tercas Teramo, autrice di una gara quasi perfetta e che davanti ha avuto i campioni d'Italia con meccanismi ancora da affinare.
Ramagli manda subito in campo i Brown al quadrato, Wanamaker e Amoroso, mentre coach Pianigiani risponde con McCalebb, Aradori, Stonerook, Michelori e Summers. Il primo quarto è Aradori dipendente per Siena, vera spina nel fianco in penetrazione per la difesa teramana: è lui a mettere la prima tripla dell'incontro subito messa in parità da Amoroso. Il primo vantaggio teramano è dopo tre minuti quando Borisov infila una tripla e subisce fallo, andando così in lunetta per il 7-5. Michelori è troppo brutto per essere vero e così Pianigiani è “costretto” a mettere in campo il pezzo forte Andersen.
La squadra di Ramagli è perfetta nei rimbalzi difensivi e se da una parte è Aradori a fare la differenza, dall'altra Wanamaker non fa rimpiangere un Trey Johnson costretto ad assistere alla gara da bordocampo. Teramo è veloce nei penetra e scarica, ma quando dall'altra parte hai gente come Summers e Andersen la parola d'ordine diventa difendere. Il primo quarto si chiude con il vantaggio senese per un solo punto 15-16 nonostante Pianigiani attinga a tutte le forze (e che forze) in panchina. Poi per i primi tre minuti del secondo quarto la luce in casa teramana si spegne. Dee Brown ed i suoi non trovano soluzioni valide in attacco, Siena non se lo fa ripetere due volte e sigla il +11 (17-28) con Kaukenas ed il solito Andersen. Nel mezzo, da segnalare un'incredibile chiamata di Ciaglia che scambia per infrazione di passi la frana di Moss su Borisov.
A riaccendere la luce in casa teramana è proprio il serbo in coppia con Brad Wanamaker (3/6 nei tiri al termine del primo tempo oltre a sei rimbalzi catturati). Amoroso suona la carica lottando come un mastino sotto canestro (21-28), poi il giovane gettonaro riporta Teramo a suon di canestri sul 30-33 con cui si chiude il primo tempo e prima Moss, poi Kaukenas alzano bandiera bianca di fronte ai movimenti da mal di testa dell'americano.
Il terzo quarto si apre con i Brown al quadrato che confezionano il 38-33, costringendo Pianigiani a chiamare time-out, per poi toccare quota +7 con la palla rubata e messa a canestro da Wanamaker. Credere che Siena sia morta sarebbe da dilettanti: Kaukenas la riporta sotto 40-38, ma Brandon Brown e Borisov ristabiliscono le distanze (46-40 al 5'). Siena serra le fila in difesa e sulla scia del solito Kaukenas si riporta sotto (48-47), lasciando Teramo ancorata ad un preziosissimo punto di vantaggio alla fine del periodo (51-50), tra le proteste del PalaScapriano diventato una bolgia contro alcune chiamate di Cerebuch.
Moss e Aradori segnano il vantaggio Siena dopo un quarto, ma Teramo che non molla ha la faccia di Valerio Amoroso (54-55). Pensare che le emozioni al PalaScapriano sia finite sarebbe un errore: due triple di Aradori lanciano la Montepaschi sul 56-63 a 6' dal termine, la “Davide” Teramo risponde colpo su colpo fino al termine, offrendo alla prima diretta in chiaro uno spettacolo forse prima della palla a due impensabile e portando “Golia” Siena a lottare punto a punto ed avere la meglio affidandosi ai tiri dalla lunetta.
La Mps deve ancora diventare squadra, ma contando sul talento dei singoli ha avuto la meglio su chi squadra già è.
Ramagli manda subito in campo i Brown al quadrato, Wanamaker e Amoroso, mentre coach Pianigiani risponde con McCalebb, Aradori, Stonerook, Michelori e Summers. Il primo quarto è Aradori dipendente per Siena, vera spina nel fianco in penetrazione per la difesa teramana: è lui a mettere la prima tripla dell'incontro subito messa in parità da Amoroso. Il primo vantaggio teramano è dopo tre minuti quando Borisov infila una tripla e subisce fallo, andando così in lunetta per il 7-5. Michelori è troppo brutto per essere vero e così Pianigiani è “costretto” a mettere in campo il pezzo forte Andersen.
La squadra di Ramagli è perfetta nei rimbalzi difensivi e se da una parte è Aradori a fare la differenza, dall'altra Wanamaker non fa rimpiangere un Trey Johnson costretto ad assistere alla gara da bordocampo. Teramo è veloce nei penetra e scarica, ma quando dall'altra parte hai gente come Summers e Andersen la parola d'ordine diventa difendere. Il primo quarto si chiude con il vantaggio senese per un solo punto 15-16 nonostante Pianigiani attinga a tutte le forze (e che forze) in panchina. Poi per i primi tre minuti del secondo quarto la luce in casa teramana si spegne. Dee Brown ed i suoi non trovano soluzioni valide in attacco, Siena non se lo fa ripetere due volte e sigla il +11 (17-28) con Kaukenas ed il solito Andersen. Nel mezzo, da segnalare un'incredibile chiamata di Ciaglia che scambia per infrazione di passi la frana di Moss su Borisov.
A riaccendere la luce in casa teramana è proprio il serbo in coppia con Brad Wanamaker (3/6 nei tiri al termine del primo tempo oltre a sei rimbalzi catturati). Amoroso suona la carica lottando come un mastino sotto canestro (21-28), poi il giovane gettonaro riporta Teramo a suon di canestri sul 30-33 con cui si chiude il primo tempo e prima Moss, poi Kaukenas alzano bandiera bianca di fronte ai movimenti da mal di testa dell'americano.
Il terzo quarto si apre con i Brown al quadrato che confezionano il 38-33, costringendo Pianigiani a chiamare time-out, per poi toccare quota +7 con la palla rubata e messa a canestro da Wanamaker. Credere che Siena sia morta sarebbe da dilettanti: Kaukenas la riporta sotto 40-38, ma Brandon Brown e Borisov ristabiliscono le distanze (46-40 al 5'). Siena serra le fila in difesa e sulla scia del solito Kaukenas si riporta sotto (48-47), lasciando Teramo ancorata ad un preziosissimo punto di vantaggio alla fine del periodo (51-50), tra le proteste del PalaScapriano diventato una bolgia contro alcune chiamate di Cerebuch.
Moss e Aradori segnano il vantaggio Siena dopo un quarto, ma Teramo che non molla ha la faccia di Valerio Amoroso (54-55). Pensare che le emozioni al PalaScapriano sia finite sarebbe un errore: due triple di Aradori lanciano la Montepaschi sul 56-63 a 6' dal termine, la “Davide” Teramo risponde colpo su colpo fino al termine, offrendo alla prima diretta in chiaro uno spettacolo forse prima della palla a due impensabile e portando “Golia” Siena a lottare punto a punto ed avere la meglio affidandosi ai tiri dalla lunetta.
La Mps deve ancora diventare squadra, ma contando sul talento dei singoli ha avuto la meglio su chi squadra già è.
BANCA TERCAS TERAMO 67
MONTEPASCHI SIENA 75
(15-16; 30-33; 51-50)
MONTEPASCHI SIENA 75
(15-16; 30-33; 51-50)
Teramo: Ricci, Brown B. 12, Amoroso 17, Cerella 3, Brown D. 4, Fultz, Lulli, Green, Borisov 15, Wanamaker 16, Polonara. Allenatore: Alessandro Ramagli.
Siena: McCalebb 14, Zisis 4, Andersen 11, Carraretto 5, Kaukenas 14, Ress 2, Michelori, Lechthaler, Stonerook, Aradori 15, Moss 7, Summers 3. Allenatore: Simone Pianigiani.
Note: Tiri liberi: Teramo 20/64 (8/28 da tre, 11 ro, 31 rd), Siena 21/56 (6/23 da tre, 6 ro, 34 rd). Usciti per cinque falli: Wanamaker. Spettatori: 2.700 circa.
Fonte: pianetabasket.com
Siena: McCalebb 14, Zisis 4, Andersen 11, Carraretto 5, Kaukenas 14, Ress 2, Michelori, Lechthaler, Stonerook, Aradori 15, Moss 7, Summers 3. Allenatore: Simone Pianigiani.
Note: Tiri liberi: Teramo 20/64 (8/28 da tre, 11 ro, 31 rd), Siena 21/56 (6/23 da tre, 6 ro, 34 rd). Usciti per cinque falli: Wanamaker. Spettatori: 2.700 circa.
Fonte: pianetabasket.com
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