Ecco la Scavolini Siviglia Pesaro, la prima carnefice della corazzata Milano


E’ la Scavolini Siviglia Pesaro la prima carnefice della corazzata EA7-Emporio Armani Milano nella stagione 2011/12. Nel secondo turno del campionato di Serie A, la formazione di coach Dalmonte si è imposta con il punteggio di 69-66, al termine di una gara iniziata non bene per entrambe le squadre, ma che poi i pesaresi uscire prepotentemente già nel terzo quarto, lasciando l’Olimpia nella totale incertezza. L’Olimpia si è svegliata troppo tardi, con una fiammata negli ultimi minuti, ma la vittoria di Pesaro è sacrosanta, trovata con un grande cuore e senza che l’inerzia della gara sia mai passata dalla parte ospite. Ed il ridotto scarto finale premia fin troppo i lombardi, per quanto visto durante i 40’.
Avvio di gara in slow-motion per entrambe le squadre. Milano appariva sonnacchiosa, mentre Pesaro era piuttosto contratta ed impaurita dalla maggiore fisicità dell’Olimpia. Ancora senza l’infortunato James White (out anche Traini), la Scavolini Siviglia iniziava con tre “piccoletti” in campo: Hickman, Hackett e Cavaliero.
L’EA7 Emporio Armani andava subito sul +4 con Nicholas e Bourousis, mentre i marchigiani cercavano con troppa frequenza il tiro dalla lunga distanza, preferendo non avventurarsi tra i muscoli milanesi.
Ci Marco Cusin a riportare in parità il punteggio e da qui si viveva un momento della gara in cui Milano soffriva le fiammate di Hackett prima e di un indemoniato Hickman dopo. A 3’46” dalla prima sirena arrivava il primo vantaggio dei padroni di casa, poi rintuzzato fino al 16-12, prima che Gallinari portasse cinque punti alla causa lombarda ed il quarto terminasse sul 20-17 per gli uomini di coach Dalmonte.
Nel secondo quarto ancora tanti errori da parte dell’Olimpia, che tardava davvero ad entrare in partita. Con Filloy incollato ad Hickman nella speranza di limitarlo un po’, non c’era niente da fare ed a 7’50” dall’intervallo la Scavolini andava sul +5, 25-20, con una tripla proprio dell’esterno ex Casale Monferrato che faceva saltare in piedi tutto il pubblico. Coach Scariolo era costretto a chiamare time-out, per cercare di fermare l’emorragia e soprattutto per sbloccare mentalmente i suoi. La risposta, al rientro in campo, erano altri sette punti targati Pesaro, che valevano il 32-20. Olimpia in grande difficoltà, per niente reattiva. Pesaro, di contro, frizzante e galvanizzata dall’andamento della gara oltre che dai numeri di Hickman. L’Olimpia riusciva a rosicchiare qualche punto mettendo a segno un parziale di 5-0, ma la Scavolini Siviglia non mollava, si affidava alla difesa match-up e riusciva a mantenere un vantaggio di poco al di sotto della doppia cifra. A 50” dalla seconda sirena, Malik Hairston trovava la tripla del -6 milanese, rispondeva Jumaine Jones con il suo primo canestro della stagione 2011-12 e si andava negli spogliatoi sul 40-32 per i padroni di casa.
Il terzo quarto non portava niente di nuovo alla trama della gara, se non un acuirsi degli aspetti positivi per Pesaro e negativi per Milano. La Scavolini Siviglia migliorava ancora di più la propria prestazione difensiva, con ottimi accorgimenti sui pick’n’roll dei blasonati ospiti, di contro l’EA7-Emporio Armani non riusciva a fare proprio niente. Collezionava infrazioni di 24”, soffriva l’ottima retroguardia di Pesaro, ma manifestava anche molto poca convinzione e tanta incertezza. A pochi secondi dalla fine della terza frazione la Scavolini Siviglia volava sul +15 (49-34) e pur essendoci ancora tanto da giocare sembrava davvero impossibile che una Milano così brutta potesse riuscire a tornare in partita (o entrare, perché in realtà non c’era mai stata). Il periodo si chiudeva sul 49-36 per la Scavolini Siviglia e si partiva con gli ultimi 10’ di gara.
Artiglieria pesante armata in avvio di quarta frazione e serie di triple, ma anche così era Milano ad uscirne male: 55-41 per i padroni di casa a 8’ dall’ultima sirena e palasport elettrizzato ed in fibrillazione. Tutti a guardare il cronometro, quasi a spingerlo ad andare più velocemente. Un minuto e mezzo dopo arrivava il massimo vantaggio sul +16, 59-43, ma subito dopo arrivava una bella azione di Milano, data da un’ottima circolazione di palla per linee esterne che portava Fotsis alla realizzazione dall’arco. Difesa dell’Olimpia ora al limite del lecito, Lydeca soffriva sotto canestro ed era costretto ad alcuni errori, mentre dall’altra parte Cook faceva il furbo chiedendo (anche a muso un po’ troppo duro) il fallo su un’azione in cui sembrava si fosse proprio “incartato” da solo. Chiedeva addirittura l’antisportivo… e veniva accontentato un paio di azioni dopo, con la pesante sanzione fischiata a Hickman per un fallo a metà campo. Il punteggio era di 60-49 per Pesaro e questa situazione poteva riaprire definitivamente la gara. Cook pensava bene di fare 0/2 dalla lunetta. Sul possesso successivo, però, tornava in lunetta per un fallo subito e stavolta infilava entrambi i liberi. Mentre dall’altra parte, brutta notizia per Pesaro, che vedeva Hickman tornare in panchina per 5 falli commessi. A questo punto la tensione in casa Scavolini Siviglia si tagliava a fette, tremavano i polsi. Non quelli di Cavaliero che trovava una tripla vitale per la sua squadra. Pesaro ancora a +10 (63-53), ma rispondeva subito Fotsis. Le fasi di gara si facevano ora concitate, tra palle perse ed errori al tiro da una parte e dall’altra, ma il fallo sistematico cercato da Milano, consegnava i due meritatissimi punti alla Scavolini Siviglia Pesaro, per l’esplosione di gioia del pubblico dell’Adriatic Arena.
Scavolini Siviglia Pesaro – Hickman 20, Hackett 17, Cusin 8, Flamini, Jones 5, Cercolani n.e., Alibegovic n.e., Tortù n.e., Cavaliero 11, Lydeka 8. All. Dalmonte
EA7-Emporio Armani Milano – Nicholas 8, Hairston 13, Radosevic 4, Gallinari 8, Cook 8, Filloy A., Fotsis 12, Mancinelli 4, Bourousis 6, Rocca , Melli n.e., Giachetti 3. All. Scariolo

Fonte: pianetabasket.com

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