Cantù si presenta ai suoi tifosi con una vittoria: battuta Sassari per 71-58


La Bennet Cantù non tradisce ed alla prima uscita stagionale di fronte ai propri tifosi acchiappa i due punti imponendosi sulla Dinamo Banco di Sardegna Sassari con il punteggio di 71-58. Partita caratterizzata da tante sbavature e da difese un po’ sottotono. Sassari ha “tenuto botta” per due quarti e mezzo, prima di cedere ai più attrezzati e scaltri padroni di casa. Tre quarti si sono chiusi in perfetta parità, quello fatale alla Dinamo è stato il terzo, giocato veramente male.
All’inizio della partita la Bennet partiva meglio, mentre la Dinamo litigava con il canestro. 5-0 di parziale in avvio per i padroni di casa, a firma di Cinciarini e Micov. Cantù muoveva la difesa di Sassari e, nel momento in cui non trovava l’appoggio sotto riusciva a pescare spesso l’uomo libera con un perfetto “penetra e scarica”. Ma per Sassari era un mostruoso Drake Diener a suonare la carica. La guardia di Fond du lac lanciava il contro-break dei biancoblù sassarese che, con un 8-0 e riuscendo a distendersi in velocità, mettevano la freccia e passavano a condurre, sull’8-5 a 4’38” dalla prima sirena. Time-out per Trinchieri, mentre la Dinamo doveva pensare un po’ alla sua difesa che non chiudeva abbastanza, soprattutto lasciando troppo spesso libero l’uomo all’altezza della lunetta. Coach Trinchieri provava ad incollare per un attimo Leunen a Drake Diener, ma i risultati non erano quelli sperati ed il numero 16 della Dinamo continuava a segnare. Ci provava, allora, con Basile ed il buon Gianluca si rivelava l’arma in più in attacco, soprattutto approfittando dei varchi che Sassari concedeva sulle penetrazioni centrali. Le due squadre proseguivano così a braccetto fino al 14-14 sulla sirena.
Il secondo periodo proseguiva sui binari dell’equilibrio ed una piccola fuga di Cantù (26-21 a 5’52” dall’intervallo) veniva subito neutralizzata dagli uomini di coach Sacchetti, che pure non approfittavano totalmente delle occasioni che si presentavano loro. Ortner commetteva un ingenuo fallo su Hosley allo scadere dei 24” di azione dei sassaresi e Trinchieri si vedeva fischiare un fallo tecnico. Hosley faceva 0/2 dalla lunetta, Drake Diener 2/2 e sul possesso successivo Benson commetteva infrazione di passi. Ergo, quattro o cinque potenziali punti gettati al vento e punteggio inchiodato sul 26-26. La Dinamo battezzava Mazzarino dalla lunga distanza, praticamente una follia, l’unica spiegazione è che fosse stato studiato il suo quadro astrale del giorno, dal momento che il bombardiere canturino faceva un inedito 0/3 dall’arco. Ma forse sarebbe stato meglio non insistere troppo, fermo restando che, a parte le battute ironiche, riesce davvero difficile pensare che si trattasse di una tattica piuttosto che di errori nelle rotazioni difensive da parte dei giocatori.
Si andava negli spogliatoi sempre sulla parità, 30-30.
Il terzo quarto stentava a decollare. Addirittura in un’azione di Cantù venivano fischiati addirittura quattro falli, questo per rendere l’idea dello “spezzettamento” di questo frangente. Mazzarino, dalla lunga distanza, riusciva anche ad incastrare il pallone tra il ferro e la tabella, mentre dall’altra parte Benson faceva qualche pasticcio che facevano poi pagare dazio a Sassari. Con Leunen e Micov Cantù dava un primo strattone alla gara, raggiungendo il +6 (40-34) a 4’28” dalla terza sirena. Ma il parzialone, fondamentalmente, la Bennet lo faceva poco dopo: 7-0, confezionato tutto dalla lunetta, e punteggio sul 47-36 per i padroni di casa. Drake Diener e Scekic ingaggiavano una lotta al tiro dai 6.75, ma Cantù chiudeva il periodo sul 52-39.
Ultimo periodo con Sassari ancora tenuta in vita dall’encomiabile Drake Diener, mentre Cantù aveva dalla sua la precisione millimetrica di Leunen, che segnava il massimo vantaggio, +14, sul 60-46 ed il grosso sembrava ormai fatto. Pubblico in festa, con un saluto “affettuoso” al patron delle Vu Nere Claudio Sabatini, condito dallo sfottò “lo vedi Sabatini, io no, io no”. La gara non offriva altro, Cantù controllava e dilatava anche lo scarto (69-53, +16, a 2’58” dalla fine, con i primi due punti di Mazzarino, segnati in contropiede solitario), mentre la Dinamo si era ormai squagliata. Restava lo spazio per un bellissimo e caloroso applauso del Pianella ai numerosi tifosi di Sassari presenti alla gara.

Bennet Cantù – Dinamo Banco di Sardegna Sassari 71-58 (14-14; 16-16; 22-9; 19-19)
Bennet Cantù – Basile 12, Scekic 10, Lighty 3, Mazzarino 2, Ortner 12, Micov 12, Cinciarini A. 2, Marconato n.e., Markoishvili 4, Diviach n.e., Bolzonella n.e., Leunen 14. All. Trinchieri
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Devecchi, Hosley 7, Diener T. 12, Benson 5, Diener D. 22, Metreveli 8, Spissu n.e., Vanuzzo 2, Plisnic 2, Sacchetti B. All. Sacchetti

Fonte: pianetabasket.com

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