Serie A - Archiviata la prima giornata. Spunti tanti, sorprese poche

La prima giornata è andata. Tutte le squadre, tranne la Reyer Venezia che riposava, hanno rotto il ghiaccio e messo ufficialmente “i piedi” nella nuova stagione, la 90ª di Serie A.
Per quella che, secondo i pronostici, dovrebbe essere l’altissima classifica, non ci sono state sorprese (in realtà tutti i risultati sono stati abbastanza “prevedibili”): la Montepaschi Siena ha vinto, pur non agilmente, sul campo della Banca Tercas Teramo, l’EA7-Emporio Armani Milano, finalmente con un pubblico degno, per numero di presenze, della sua storia, ha prodotto un’accelerata in corso d’opera mettendo alle corde la Cimberio Varese e la Bennet Cantù è passata sul campo della Vanoli Cremona. Quelle di Siena e di Cantù sono state le uniche vittorie colte fuori casa, per il resto il fattore campo è stato rispettato dappertutto.
La Dinamo Sassari ha vinto bene contro la matricola Casale Monferrato, soffrendo all’inizio e venendo fuori alla distanza, mettendo in vetrina un Travis Diener da leccarsi i baffi e spellarsi le mani (a quando il passaporto italiano?).
La Virtus Bologna ha avuto necessità di un tempo supplementare per avere ragione di Roma. Quest’ultima al 37° minuto era avanti di 5 lunghezze, sul 67-62, ma le Vu Nere hanno avuto oggi un Homan da 23 punti e 16 rimbalzi, che ha lanciato il recupero, ancor prima della volata finale "tirata" dall'ottimo Koponen.
Caserta e Treviso, come in effetti ci si attendeva, hanno lottato fianco a fianco praticamente per tutta la gara. L’ha spuntata Caserta (ottima prestazione di Andre Smith, il più atteso dopo le ultime prove di preseason incolori) di una sola lunghezza, con un tiro di Gentile che si è spento sul ferro proprio sulla sirena finale. Per Treviso ha steccato la prima Gal Mekel, che presenta un tabellino pressoché immacolato: un rimbalzo difensivo catturato a fronte di due falli commessi, 0/2 al tiro dall’arco e due palle perse, per una valutazione totale di -5. Non si è alzato dalla panca, invece, Wojciechovski.
Avevamo detto di stare attenti a Biella, con la sua coppia Pullen-Coleman. Detto, fatto. La giovane ed effervescente Angelico ha battuto una delle squadre che in fase di mercato ha raccolto l’approvazione di tutti: la Scavolini Siviglia Pesaro. Va bene che a coach Dalmonte mancava l’uomo volante White, ma la cosa che ha più pesato è stata probabilmente il “buco nell’acqua” fatto da Jumaine Jones, che ha chiuso la gara a secco e con un -7 di valutazione che parla da solo. Insomma, rinunciare contemporaneamente a due giocatori di quel calibro diventa un bel po’ problematico.
Infine Montegranaro che ha battuto la Sidigas Avellino, mandando cinque uomini in doppia cifra: Karl (11), Zoroski (19), Di Bella (11), Brunner (18) ed Ivanov (10). Avellino ha avuto poco o niente dagli ultimi arrivati Gaddefors e Golemac e ha lasciato il via libera ai padroni di casa nell’ultimo quarto, dopo aver chiuso sul +1 il terzo.

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